-La Nazione-
— PIOMBINO — gio 17 apr, 2014
DISPONIBILITÀ del commissario straordinario Lucchini Piero Nardi ad estendere i contratti di solidarietà a tutti i dipendenti. Ma la parola ora passa al Ministero del lavoro. E questa mattina i sindacati dalle 9 alle11 terranno le assemblee davanti alla portineria. «Lì decideremo le iniziative da prendere fin da subito», ha dichiarato il segretario Uilm Vincenzo Renda che ha lanciato un accorato appello alla politica: «Fermare l’altoforno è un fatto grave, senza precedenti, si rischia di cancellare la storia secolare della siderurgia piombinese. Ricordo che è l’unico stabilimento italiano – insieme a Taranto – ha produrre a ciclo integrale. L’unico in Italia a produrre rotaie. Mi appello alla politica, ad un intervento rapido, ci dia una mano per mantenere l’area a caldo».
«LO DICIAMO da tre anni che l’afo non va spento, perchè diventerebbe un problema sociale — continua Mirko Lami, responsabile nazionale della siderurgia estera di Fiom e Rsu Lucchini — deve essere il governo a muoversi, fornendo gli strumenti all’azienda per il contratto di solidarietà e per mantenere la siderurgia a Piombino». «Se la politica ha gli strumenti per tenere in marcia l’afo lo faccia, non si devono più prendere in giro i lavoratori», ha ribadito Fausto Fagioli della Fim. La procedura di spegnimento con carica in bianco dell’altoforno dovrebbe iniziare martedì 22 aprile – data confermata dall’azienda – con l’esaurimento di tutto il materiale presente anche sui piazzali. Poi ad una temperatura costante potrebbe andare avanti una ventina di giorni. Poi lo spegnimento definitivo.
Sui contratti di solidarietà: «La nostra volontà di estenderli a tutti i lavoratori, comprese le ditte d’appalto, l’abbiamo già espressa al viceministro Claudio De Vincenti — ha detto Renda — consapevoli che serve un decreto legislativo ad hoc per farci stare dentro tutti». Ieri a Nardi Fim, Fiom e Uilm e Rsu hanno manifestando inoltre il totale disaccordo alla fermata dell’altoforno, e ribadito le stesse richieste avanzate al ministero dello Sviluppo economico nei giorni scorsi: in primo luogo la garanzia sul futuro siderurgico di Piombino, l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori del comparto siderurgico, anche cioè a quelli dell’indotto, e il ritiro della richiesta di cassa integrazione per Lucchini e Lucchini servizi da sostituire con i contratti di solidarietà.
E IERI sera dall’incontro con i sindacati a Firenze è emerso che il governatore Rossi «condivide l’impostazione dei sindacati — hanno detto all’uscita le organizzazioni sindacali — quindi sì ai contratti di solidarietà, garanzia per il futuro siderurgico, dentro l’accordo di programma ci deve essere corex, forno elettrico incentivi per realizzarli e bonifiche. Faremo una piattaforma insieme per fare un progetto Piombino». E intanto ad ore i sindacati potrebbero essere convocati a Roma per discutere proprio dei contratti di solidarietà.
m. p.
m. p.
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