Appello ai sindaci del territorio
-La Nazione-
PIOMBINO mar 22 apr, 2014
CI SIAMO. L’altoforno inizia domani le procedure per la fermata. Ci saranno circa 20 giorni di tempo durante i quali sarà possibile interrompere il processo e riprendere la normale attività. Se non interverranno fatti nuovi però l’Afo 4 si fermerà definitivamente e insieme a lui tutta l’area a caldo della fabbrica. Fim, Fiom e Uilm hanno lanciato un appello alla politica: sindaci e candidati a sindaco appuntamento per domani alle 16 davanti ai cancelli dello stabilimento. È stata una Pasqua difficile per i lavoratori, per la città. Paolo Francini, operaio della Lucchini domenica ha iniziato lo sciopero della fame, come aveva fatto nel 2011.
DUE GIORNI di sciopero (oggi lo concluderà per rientrare alle 14 in fabbrica), davanti ai cancelli per chiedere un intervento diretto del governo per mantenere in vita l’altoforno, e per dire «che non è giunto il momento di innalzare la bandiera bianca ma quella della mobilitazione e della lotta» ha dichiarato Francini.
ANCHE il sindaco Gianni Anselmi è andato a trovarlo:«“Purtroppo conosco bene il senso simbolico di certi gesti, il disagio e l’ansia che li animano. Non volevo fargli mancare la vicinanza e la solidarietà del sindaco della città» ha commentato.
CONVINZIONE dei sindacati resta la necessità di effettuare iniziative unitarie e per questo proprio in occasione dell’inizio delle procedure di fermata Fim, Fiom e Uilm hanno convocato per domani, davanti alla portineria operai alle 16 i sindaci e i candidati a sindaco dei comuni che vanno da Gavorrano a Cecina. Una manifestazione per dire no alla fermata dell’altoforno che con le cariche in bianco potrà andare avanti massimo un paio di settimane. E poi a quel punto, in assenza di un compratore – in assenza cioè dell’offerta vincolante della Smc l’unica che voleva acquistare l’area a caldo – l’afo poi si spegnerà definitivamente.
E OGGI oltre al consiglio di fabbrica delle 16.30 i sindacati saranno impegnati con l’assessore regionale Gianfranco Simoncini che arriva a Piombino: la mattina in Magona e il pomeriggio in sala consiliare con le associazioni di categoria per la questione degli ammortizzatori sociali. E infatti sulla possibilità di fare ricorso ai contratti di solidarietà per tutti i lavoratori della Lucchini e di utilizzare gli ammortizzatori sociali per quelli dell’indotto e delle altre problematiche legate alle prospettive occupazionali della Lucchini, della siderurgia e delle aziende dell’area, l’assessore riferirà nel corso dei due incontri.
Per le organizzazioni sindacali resta fondamentale che la piattaforma Toscana «venga sostenuta e garantita, l’unica per adesso in grado di dare garanzie e futuro allo stabilimento di Piombino».
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