LUCCHINI: I SINDACATI OGGI AL MINISTERO CON RICHIESTE CONCRETE
Piombino (LI) – Si terrà alle 12.30 fra Fim, Fiom e Uilm e Ministero dello sviluppo economico per la presentazione della bozza dell’accordo di programma, e vanno con condizioni e richieste precise, ricordando che fin’ora non sono stati presenti alla discussione. I sindacati vorrebbero che nell’accordo fosse previsto un futuro certo per gli impianti siderurgici piombinesi e che i lavoratori, nel frattempo, abbiano la certezza di una ricollocazione. I sindacati continuano a ribadire la volontà di tenere in questa fase ancora acceso l’altoforno, in attesa dell’offerta vincolante della Smc.
Chiedono inoltre ammortizzatori sociali per un “accordo Piombino” che avvolga tutte le realtà siderurgiche, iniziando dai dipendenti diretti Lucchini e di tutti i lavoratori delle imprese di appalto. Inoltre per i dipendenti Lucchini chiedono che finché essi sono dentro la procedura deve essere utilizzato il contratto di solidarietà.
Per quanto riguarda l’area a caldo i sindacati chiedono un percorso che preveda la “formazione” specifica per i dipendenti, altrimenti questa diventerà una “bomba” ambientale nel giro di pochi mesi se non viene affrontato il problema in modo dovuto. La formazione poi deve essere finalizzata anche per i cambi di mansione e per i nuovi lavori.
Per quanto riguarda il lato fiscale chiedono la sospensione di tutte le “tasse” per 3 anni ad aziende e lavoratori del comprensorio, con legge specifica dello Stato nelle aree di crisi e agevolazioni fiscali per chi assumerà. Chiedono poi la sospensione della legge Fornero sulle pensioni, dando possibilità a molti lavoratori di andare in pensione con 40 anni di contribuzione mediante la riforma Sacconi.
Se queste proposte non verranno prese in considerazione, i sindacati prenderanno le iniziative di protesta a partire dal prossimo incontro del 16 aprile, e intanto annunciano che di ritorno da Roma i segretari sindacali terranno un’assemblea pubblica con i lavoratori e la città, che si terrà dalle 19 alle 22 (in concomitanza con le tre ore di sciopero proclamate, escluso l’altoforno) in piazza Verdi.
CORRIERE ETRUSCO 14/4/2014
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