giovedì 10 aprile 2014

Lucchini: l’Accordo di programma vale 200 milioni, e Khaled promette sorprese 

Il governatore Rossi chiede che sia messa nero su bianco la realizzazione di Corex, forno elettrico, strada 398 e bacino di carenaggio.
Habahbeh rilancia: presenterà il suo gruppo in un happening a Tunisi. Dubbi sulle società legate alla Smc

di Cristiano Lozito

PIOMBINO. Già la prossima settimana si potrebbe arrivare alla firma dell’Accordo di programma per Piombino, che prevede 200 milioni di euro di finanziamenti pubblici, di cui poco meno di un terzo arriveranno dalla Regione.
L’ACCORDO DI PROGRAMMA
Al ministero dello Sviluppo sono stati affrontati alcuni dei temi già sul tavolo, lunedì il piano complessivo verrà illustrato ai sindacati nazionali e territoriali per arrivare poi alla firma dell’Accordo da parte del premier Matteo Renzi, alla presenza di tutti i ministri interessati.
Per Enrico Rossi «la bozza d’accordo presentata da De Vincenti va definita e approfondita meglio affinché gli impegni che ogni ente va ad assumersi siano ben chiari, senza equivoci sulle responsabilità. Piombino sta vivendo momenti cruciali, occorre unità e grande determinazione per gettare le basi per uno sviluppo nuovo, basato sulla riconversione ecologica del polo siderurgico».
LE RICHIESTE DI ROSSI
Il governatore chiede quindi che «venga meglio definito l’obiettivo di realizzare la cosiddetta area a caldo, in sostituzione dell’altoforno, prevedendo esplicitamente la realizzazione delle nuove tecnologie Corex e del forno elettrico». Per Rossi inoltre il governo attraverso il ministero dei Trasporti «deve assumere precisi impegni sul completamento del secondo lotto della nuova viabilità di collegamento tra la città e la variante Aurelia con uno specifico finanziamento». Infine il governatore toscano chiede al governo «che sia esplicitamente previsto nell’Accordo di programma la realizzazione del bacino di carenaggio nel porto di Piombino, che consentirà di accogliere non solo le navi per la demolizione ma anche quelle per la manutenzione e il refitting delle grandi navi da crociera».
Nell’Accordo avrà ovviamente uno spazio fondamentale il tema degli ammortizzatori sociali di cui De Vincenti ha già discusso con i sindacati.
KHALED RILANCIA
Intanto la Smc di Khaled al Habahbeh, che il 4 aprile ha comunicato la ricapitalizzazione da due miliardi ma ancora non ha presentato l’offerta vincolante, non smette di stupire: sul suo sito (e su una neonata pagina facebook), ha annunciato che il 24 aprile in un hotel di Tunisi «presenterà novità interessanti». Forse troppo tardi per salvare l’altoforno, che rischia di essere fermato un paio di giorni prima di quella data, se in extremis non arriverà l’offerta tunisina.
DUBBI SULLE SOCIETÀ
Sul proprio sito Smc Group si presenta come una società costituita di recente delineando i rami delle sue attività: nel cemento, nell’acqua, nel settore alimentare, nell’acciaio e nei servizi, in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Alcune società, secondo quanto ricostruito dall’agenzia Radiocor, tuttavia non figurano iscritte negli elenchi ufficiali dei Paesi di domiciliazione o per lo meno non con la denominazione riportata dal sito, mentre di altre non si hanno riscontri chiari.
10 aprile 2014    
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