Le segreterie di Fim/Fiom/Uilm e la RSU Lucchini, hanno deliberato quanto segue:
riteniamo necessario che se SMC ha la volontà e la possibilità di acquistare (unica proposta che mantiene il ciclo integrale) lo stabilimento di Piombino, deve per mantenere l’altoforno attivo, fare entro il 14 aprile l’offerta vincolante. Ostacolare tali proposte avanzando sospetti per bloccare tutto, è da irresponsabili. Il Sindacato ha però l’obbligo di verificare un percorso senza SMC. Se saltasse è essenziale garantire il forno elettrico ed il corex. Tutte le proposte presenti ad oggi, come comunicato dal Comm.Nardi, non prevedono ne altoforno, ne forno elettrico. Quindi questo significa che le proposte in campo, se l’area a caldo si ferma, provocheranno un esubero di personale tra diretti ed imprese di circa 3000 unità. Per questo la nostra posizione è quella di chiedere ammortizzatori sociali comuni per i dipendenti diretti Lucchini e di tutti i lavoratori delle imprese di appalto metalmeccaniche e non. Per i lavoratori Lucchini, riteniamo che finche sono dentro la procedura, deve essere applicato il CdS e durante tale fase si discuta della collocazione futura di tutti i lavoratori. Quindi riteniamo che l’accordo di programma debba avere come protagonisti anche le organizzazioni sindacali, infatti il tema delle bonifiche, tempistiche, numero di lavoratori necessari, chi smantella e mette in sicurezza l’area fusoria non attiva, ecc. Per questo riteniamo importante richiedere alle istituzioni che seguono la stesura dell’accordo di programma, di non firmarlo se non ci sono i punti da noi elencati con la nostra presenza.
Questa vertenza dimostra che invece di favorire gli investimenti, vengono usati tutti gli strumenti per ostacolare, ecco perchè per noi la procedura presenta dei lati non chiari, quindi si sta valutando un esposto alla Procura della Repubblica, cosa non ancora avvenuta per non bloccare nessuna procedura.
Il Sindacato ha sempre cercato di trovare soluzioni per il lavoro, tenendo l’altoforno in marcia; nei prossimi giorni organizzeremo le assemblee con i lavoratori in luoghi, date e orari che saranno annunciati presto, ma è chiaro sin da ora, dato che l’obbiettivo del Commissario è spengere l’altoforno, creando un disastro sociale, a cui risponderemo a questo scenario con forti iniziative, in cui non sarà più possibile nessun tipo di garanzia.
Dalla riunione della RSU è emerso il distacco di una grossa parte della politica a questa vicenda e in caso di altoforno spento, la proposta uscita dalla riunione è stata quella di andare a votare alle amministrative rifiutando per protesta la scheda per il parlamento europeo.
Fim/Fiom/Uilm RSU Lucchini
Piombino 08/04/14
Le segreterie di Fim/Fiom/Uilm e la RSU Lucchini, hanno deliberato quanto segue:
riteniamo necessario che se SMC ha la volontà e la possibilità di acquistare (unica proposta che mantiene il ciclo integrale) lo stabilimento di Piombino, deve per mantenere l’altoforno attivo, fare entro il 14 aprile l’offerta vincolante. Ostacolare tali proposte avanzando sospetti per bloccare tutto, è da irresponsabili. Il Sindacato ha però l’obbligo di verificare un percorso senza SMC. Se saltasse è essenziale garantire il forno elettrico ed il corex. Tutte le proposte presenti ad oggi, come comunicato dal Comm.Nardi, non prevedono ne altoforno, ne forno elettrico. Quindi questo significa che le proposte in campo, se l’area a caldo si ferma, provocheranno un esubero di personale tra diretti ed imprese di circa 3000 unità. Per questo la nostra posizione è quella di chiedere ammortizzatori sociali comuni per i dipendenti diretti Lucchini e di tutti i lavoratori delle imprese di appalto metalmeccaniche e non. Per i lavoratori Lucchini, riteniamo che finche sono dentro la procedura, deve essere applicato il CdS e durante tale fase si discuta della collocazione futura di tutti i lavoratori. Quindi riteniamo che l’accordo di programma debba avere come protagonisti anche le organizzazioni sindacali, infatti il tema delle bonifiche, tempistiche, numero di lavoratori necessari, chi smantella e mette in sicurezza l’area fusoria non attiva, ecc. Per questo riteniamo importante richiedere alle istituzioni che seguono la stesura dell’accordo di programma, di non firmarlo se non ci sono i punti da noi elencati con la nostra presenza.
Questa vertenza dimostra che invece di favorire gli investimenti, vengono usati tutti gli strumenti per ostacolare, ecco perchè per noi la procedura presenta dei lati non chiari, quindi si sta valutando un esposto alla Procura della Repubblica, cosa non ancora avvenuta per non bloccare nessuna procedura.
Il Sindacato ha sempre cercato di trovare soluzioni per il lavoro, tenendo l’altoforno in marcia; nei prossimi giorni organizzeremo le assemblee con i lavoratori in luoghi, date e orari che saranno annunciati presto, ma è chiaro sin da ora, dato che l’obbiettivo del Commissario è spengere l’altoforno, creando un disastro sociale, a cui risponderemo a questo scenario con forti iniziative, in cui non sarà più possibile nessun tipo di garanzia.
Dalla riunione della RSU è emerso il distacco di una grossa parte della politica a questa vicenda e in caso di altoforno spento, la proposta uscita dalla riunione è stata quella di andare a votare alle amministrative rifiutando per protesta la scheda per il parlamento europeo.
Fim/Fiom/Uilm RSU Lucchini
Piombino 08/04/14
riteniamo necessario che se SMC ha la volontà e la possibilità di acquistare (unica proposta che mantiene il ciclo integrale) lo stabilimento di Piombino, deve per mantenere l’altoforno attivo, fare entro il 14 aprile l’offerta vincolante. Ostacolare tali proposte avanzando sospetti per bloccare tutto, è da irresponsabili. Il Sindacato ha però l’obbligo di verificare un percorso senza SMC. Se saltasse è essenziale garantire il forno elettrico ed il corex. Tutte le proposte presenti ad oggi, come comunicato dal Comm.Nardi, non prevedono ne altoforno, ne forno elettrico. Quindi questo significa che le proposte in campo, se l’area a caldo si ferma, provocheranno un esubero di personale tra diretti ed imprese di circa 3000 unità. Per questo la nostra posizione è quella di chiedere ammortizzatori sociali comuni per i dipendenti diretti Lucchini e di tutti i lavoratori delle imprese di appalto metalmeccaniche e non. Per i lavoratori Lucchini, riteniamo che finche sono dentro la procedura, deve essere applicato il CdS e durante tale fase si discuta della collocazione futura di tutti i lavoratori. Quindi riteniamo che l’accordo di programma debba avere come protagonisti anche le organizzazioni sindacali, infatti il tema delle bonifiche, tempistiche, numero di lavoratori necessari, chi smantella e mette in sicurezza l’area fusoria non attiva, ecc. Per questo riteniamo importante richiedere alle istituzioni che seguono la stesura dell’accordo di programma, di non firmarlo se non ci sono i punti da noi elencati con la nostra presenza.
Questa vertenza dimostra che invece di favorire gli investimenti, vengono usati tutti gli strumenti per ostacolare, ecco perchè per noi la procedura presenta dei lati non chiari, quindi si sta valutando un esposto alla Procura della Repubblica, cosa non ancora avvenuta per non bloccare nessuna procedura.
Il Sindacato ha sempre cercato di trovare soluzioni per il lavoro, tenendo l’altoforno in marcia; nei prossimi giorni organizzeremo le assemblee con i lavoratori in luoghi, date e orari che saranno annunciati presto, ma è chiaro sin da ora, dato che l’obbiettivo del Commissario è spengere l’altoforno, creando un disastro sociale, a cui risponderemo a questo scenario con forti iniziative, in cui non sarà più possibile nessun tipo di garanzia.
Dalla riunione della RSU è emerso il distacco di una grossa parte della politica a questa vicenda e in caso di altoforno spento, la proposta uscita dalla riunione è stata quella di andare a votare alle amministrative rifiutando per protesta la scheda per il parlamento europeo.
Fim/Fiom/Uilm RSU Lucchini
Piombino 08/04/14
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