sabato 19 aprile 2014

EDITORIALE: PASQUA DI PASSIONE PER PIOMBINO




Corriere Etrusco “numero 53″ del 18 aprile 2014.
Quella del 2014 si presenta come una vera e propria Pasqua di passione per la città di Piombino.
Il Ministero ha deciso giovedì scorso di aiutare i lavoratori Lucchini, Lucchini servizi e l’indotto, autorizzando, con la firma entro due settimane, gli ammortizzatori sociali nella fase di transizione verso la cessione del sito industriale, con  contratti di solidarietà attivi fino all’individuazione del nuovo acquirente dello stabilimento (massimo novembre 2014). Agevolazioni poi per i prepensionamenti, e il controllo delle operazioni durante questa fase di passaggio, che dovrebbe essere affidata alla regione Toscana.
Per quanto riguarda l’altoforno, questa Pasqua è l’ultima che probabilmente vedrà tale impianto. È stato avviato il processo di caricamento “in bianco” e presto, visto che  il Governo ha detto il suo NO ad una nuova nave di minerale, la ghisa smetterà di uscire dall’impianto.
Nonostante il termine ultimo per un’offerta vincolante sia il 30 maggio, la SMC, l’unica azienda che aveva promesso il salvataggio del ciclo integrale, sta rimandando di volta in volta la presentazione delle proprie garanzie, con il nuovo appuntamento fissato a Tunisi per il 15 maggio prossimo.
La Concordia invece sta prendendo la rotta verso la Turchia, che chiede circa un terzo dei costi di tutti gli altri porti italiani per smantellare il relitto della nave da crociera. C’è ancora qualche speranza di vederla a Piombino, ma ogni giorno che passa diventa sempre più flebile, anche perché è già stata ordinata la nave Vanguard per trasportarla lontano dal Giglio.
La SS398 continua ad essere sempre legata all’autostrada e non è mai stata approvata dal CIPE.  E la cosa più preoccupante è che non ne parla più nessuno.
Il PD, “il Partito” di governo, dopo 70 anni ha paura di perdere il Comune di Piombino che per decenni è stato uno dei più “rossi” d’Italia, e la preoccupazione ormai è palpabile come il nervosismo della classe operaia che non si sente più tutelata dai “compagni”.
Piombino è sulla “croce”. Chissà se dopo tre giorni la città risorgerà, oppure non basteranno i prossimi tre anni per uscire da una crisi che ormai è di sistema.
Giuseppe Trinchini

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