-La Nazione-
— PIOMBINO — dom 06 apr, 2014
UN’ALTRA settimana di attesa e speranza. Questa che sta per concludersi, ha visto l’annuncio – venerdì sera - della ricapitalizzazione da parte di Smc di due miliardi di dollari (in euro circa un miliardo e mezzo). Passaggio fondamentale per presentare l’offerta vincolante per l’acquisto della Lucchini. E l’offerta – stando a fonti vicine alla delegazione araba – sembra che sarà presentata martedì. Il magnate giordano Khaled al Habahbeh ha ribadito la sua intenzione di acquistare la Lucchini e di portare avanti l’altoforno in marcia, in attesa di nuovi investimenti.
MA PER TENERE in funzione l’altoforno entro questa settimana (al massimo il 15) dovrà essere ordinata una nave di minerale. Intanto il viceministro Claudio de Vincenti ha annunciato – il giorno della ricapitalizzazione di Smc – che mercoledì ci sarà un nuovo tavolo tecnico a Roma per l’accordo di programma, ma entro la fine della settimana ci sarà la firma.
E anche l’accordo è atteso in città, ora più che mai dopo un altro annuncio, sempre avvenuto venerdì pomeriggio, questa volta del governatore Rossi, che Piombino potrebbe diventare polo di rottamazione delle navi militari. Tra i diversi punti l’accordo di programma dovrebbe contenere un bando «per individuare un soggetto imprenditoriale in grado di assicurare l’attività di smantellamento e refitting di navi». Durante l’incontro è stata resa nota un’intesa di massima raggiunta con il Ministero della Difesa per attribuire al porto di Piombino la commessa della dismissione di naviglio da guerra.
L’idea è che ciò possa fare da volano, in tempi successivi, per lo smantellamento anche di altri tipi di navi. Ma non solo l’accordo ricordiamo che prevede inoltre una serie di agevolazioni per il piano di riconversione industrial-ambientale a favore di chi investirà nel sito e per sostenere la diversificazione produttiva.
Oltre alla questione degli ammortizzatori sociali.
m. p.
Oltre alla questione degli ammortizzatori sociali.
m. p.
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