Lucchini, via allo spegnimento dell’altoforno
È cominciata questa mattina l’operazione di caricamento “in bianco” dell’impianto industriale. Al lavoro un turno di circa trenta persone
PIOMBINO. È iniziato questa mattina il processo che condurrà allo spegnimento dell’altoforno: si tratta del primo caricamento “in bianco” - cioè solo con coke e senza ferro - che avvia il processo di abbassamento della temperatura, che condurrà nel giro di 20-30 giorni allo spegnimento completo. Il primo procedimento durerà circa tre ore e si dovrebbe concludere tra le 11 e le 12. Il turno che si sta occupando dell’operazione è composto da circa trenta persone, tra ingegneri, tecnici, periti ed operai. Intorno alle 10,15 i rappresentanti sindacali della Lucchini sono entrate per un sopralluogo all’altoforno.
Alle 10.56 l'altoforno ha emesso l'ultima colata davanti a un gruppo di lavoratori. "L'altoforno sta tirando fuori gli ultimi respiri in un'atmosfera surreale e drammatica - ha detto Lorenzo Fusco, uno degli operai presenti, con la voce rotta dall'emozione -. Perlomeno non siamo stati noi a spegnerlo, ma è stato qualcuno ben più in alto". Ora l'impianto senza più minerale continuerà a bruciare coke per una ventina di giorni fino al suo definitivo spegnimento.
Confermata alle 14 l’assemblea dei lavoratori. Sarà effettuato anche un volantinaggio lungo le strade che conducono al porto. Oggi, inoltre, è prevista al ministero dello Sviluppo economico la firma dell’accordo industriale da 200 milioni di euro per la riconversione della fabbrica.
24 aprile 2014
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