mercoledì 19 marzo 2014

Rush finale per Lucchini
Corsa a due per le acciaierie

Solo una però avrebbe bilanci e garanzie di copertura per l’acquisizione



PIOMBINO — A mezzanotte di mercoledì scade il termine per presentare le integrazioni alle manifestazioni d’interesse non vincolati per acquisire le Acciaierie Lucchini di Piombino. Nove i documenti arrivati, ma di questo solo uno è in regola con il disciplinare di gara e, come richiesto dal bando, presenta bilanci e garanzie di copertura. Secondo indiscrezioni sei degli altri otto avrebbero errori formali (dunque rimediabili con l’aggiunta di poche documentazioni), mentre per due proposte ci sarebbero problemi sostanziali, perché non conterrebbero i bilanci e le garanzie di copertura. Sono le manifestazioni d’interesse presentate da Smc, il gruppo tunisino guidato dal giordano Khaled al Habahbeh e dal fondo svizzero Klesch. Smc ha annunciato investimenti sino 3 miliardi di euro e il mantenimento dei posti di lavoro (4 mila lavoratori tra dipendenti e indotto). I sindacati guardano con favore al gruppo tunisino-giordano ma allo stesso tempo hanno chiesto garanzia anche al governo. «Che deve chiamare il gruppo e verificare se c’è la volontà industriale di rilanciare il secondo polo siderurgico d’Italia», ribadisce Luciano Gabrielli, storico segretario provinciale della Fiom. Klesch, sempre secondo indiscrezioni, si sarebbe rifiutato di fornire i bilanci come previsto dal disciplinare di gara perché non vincolato a farlo nel Paese dove ha sede legale. Nella partita Lucchini ci sono anche altri quindici possibili acquirenti.
La trattativa-spezzatino
E’ quella che è stata ribattezzata «trattativa spezzatino», perché questi gruppi sarebbero disposti a rilevare solo piccole parti degli stabilimenti e non la produzione e per questo sono stati «congelati» dietro i nove competitor che danno maggiori garanzie industriali e d’occupazione. Intanto si fa drammatica la situazione delle ditte dell’indotto Lucchini. Alcuni lavoratori della Iosa e della Volpini, che operano nel settore delle pulizie industriali e occupano una cinquantina di operai, dall’inizio dell’anno hanno riscosso appena 300 euro.

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