Lucchini, il gruppo arabo chiede tempo
L’ACCIAIO di Piombino non è ancora approdato a soluzione. Ma l’arabo che promette di investire tre miliardi, comprare l’intera Lucchini conservando il ciclo integrale, l’occupazione e l’altoforno acceso fino a riconversione in elettrico e corex, resta comunque in gioco. Anche se non avesse ancora portato tutte le garanzie richieste. Il termine di mercoledì scorso, stabilito dal commissario Nardi perché le 8 offerte non vincolanti risultate incomplete, tra le 9 arrivate, presentassero tutte le garanzie è scaduto. Non si sa ancora chi l’ha fatto. L’azienda tace, spiegando di dovere esaminare voluminose carte. I sindacati suppongono di venire informati solo il 25 marzo di fronte al vice ministro De Vincenti. Ma sembra che la società araba Smc del giordano Khaled al Habahbeh non abbia ancora completato l’offerta, non avendo finito le pratiche per trasferire alla banca araba di Roma, la Uae, tutta la somma necessaria all’acquisizione. A conferma, si sa dal ministero che al Hababeh ha mandato al vice ministro De Vincenti una lettera con richiesta di incontro urgente che il vice ministro ha dovuto negare, trattandosi di una procedura di evidenza pubblica.
E’ evidente che il modo di procedere di Smc è irrituale. Comunque il giordano non è escluso perché fintanto non si passi alla fase delle offerte vincolanti, e dunque per tutto il tempo che durerà la due diligence, il commissario può prendere in considerazione l’arabo, ma anche chiunque altro presenti un’offerta vincolante purché corredata da tutte le garanzie. Previa autorizzazione del ministero e sentito il comitato di sorveglianza. Né sembra che nessuno potrà tirarsi indietro dal verificare fino in fondo, il ministero perché si tratta di un’offerta che, come dicono rsu, Fim, Fiom e Uilm, in un comunicato firmato ieri, «aprirebbe una fase della siderurgia italiana totalmente nuova ». Il commissario perché deve tutelare i creditori con l’offerta che più valorizzi lo stabilimento.
Da parte loro, rsu, Fim, Fiom e Uilm, si dicono certe che «tutte le offerte abbiano le condizioni per passare alla fase successiva del-l’offerta vincolante». Nessuno escluso: l’arabo ma neanche gli altri offerenti che puntano a fette parziali della Lucchini. Quanto alla Smc il comunicato sindacale dichiara: «Sappiamo che ha intenzioni ‘irrevocabili’ di acquisire l’intera Lucchini, garantendo l’occupazione come previsto dal bando. Allo scopo, si sta ricapitalizzando con due miliardi di dollari ». I sindacati e i lavoratori chiedono «che siano fatte tutte le verifiche fino in fondo e senza nessun dubbio». Come «il rispetto degli impegni presi sul mantenimento in marcia dell’altoforno e l’acquisto di materie prime». Alla svelta perché l’altoforno ha vita senza nuovi acquisti fino al 30 aprile, dopodiché, ripetono i sindacati, ci sarebbero 5000 lavoratori a casa.
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