Altoforno, tutti in attesa dell’ordine del minerale
L’ok previsto per oggi dopo l’incontro tra il commissario Nardi e i sindacati Il carico (costo nove milioni) consentirà di andare avanti sino alla fine di aprile
PIOMBINO. La settimana di tempo concessa dal ministero dello Sviluppo alle società che partecipano al bando Lucchini, per consentire di perfezionare le offerte, è una notizia accolta favorevolmente anche dai sindacati. Che dopo averla letta ieri mattina sui giornali mentre andavano verso Roma, se la sono sentita ripetere poche ore dopo dal viceministro Claudio De Vincenti.
Notizia che dà un po’ di respiro, essendo accompagnata di fatto dall’impegno a ordinare una nave di minerale da 35mila tonnellate, in modo da consentire all’altoforno di arrivare a fine aprile, dando quindi tempo agli arabi di Smc di dimostrare la propria reale volontà all’acquisto, procedendo come annunciato a un’imponente ricapitalizzazione. La richiesta delle garanzie finanziarie è stata ribadita con una lettera inviata dal ministero ai rappresentanti della Smc, che però sarebbero fermi nella loro posizione e cioè che nella fase delle offerte non vincolanti non ci sono obblighi di questo tipo. «De Vincenti ci ha confermato che ha invitato il commissario a pagare la nave, e che solo successivamente, dopo la due diligence, l’acquisto del minerale sarà eventualmente un compito della Smc», dicono Fim, Fiom e Uilm.
Ma l’ordine per il minerale è sottoposto al recupero da parte del commissario Piero Nardi della cifra necessaria – nove milioni – dai residui di cassa. Ieri sera l’ordine non era ancora partito, tutti si attendono che l’ok di Nardi arrivi oggi, dopo l’incontro con i sindacati locali.
«Noi siamo per l’unica offerta che manterrebbe inalterata l’attività produttiva», dice il segretario della Uilm Vincenzo Renda. «Deve essere chiaro – gli fa eco il segretario Fiom Luciano Gabrielli – senza la Smc la siderurgia a Piombino sarebbe morta».
«Dal 20 marzo le carte saranno scoperte, – è invece la dichiarazione di Marco Bentivogli, segretario nazionale Fim, e di Fausto Fagioli, segretario provinciale – e saranno più chiare le offerte reali ma anche le responsabilità dei ritardi». Istituzioni e sindacati si ritroveranno al Mise il 25 marzo.
Per il sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, «le notizie che giungono dal ministero dello Sviluppo sulla gara per la Lucchini consentono di guardare con ragionevole ottimismo al futuro delle acciaierie. Siamo consapevoli – spiega Velo – che il quadro generale è complesso ma la presenza di nuove offerte, tra cui anche quelle che prevedono il mantenimento del ciclo integrale e la piena occupazione, sono il segno di un interesse industriale concreto su questo sito produttivo strategico per il territorio e per tutto il Paese».
«La decisione del Mise - conclude il sottosegretario all’Ambiente - di consentire una settimana di tempo per perfezionare le offerte e verificare la possibilità di acquistare la nave di minerale per l’altoforno, confermano un approccio non burocratico ma costruttivo da parte dello Sviluppo Economico».
«La decisione di ieri di concedere una settimana di tempo in più ai presentatori delle offerte – è l’opinione del segretario della Federazione Pd, Valerio Fabiani – la troviamo di grande buon senso. Per la delicatezza della partita che stiamo giocando, infatti, nessuna delle offerte può essere esclusa per questioni formali. Adesso però, che non si perda altro tempo per la sottoscrizione dell’Accordo di programma – conclude Fabiani – che definisce e concretizza il progetto di riconversione ecologica e industriale del territorio»
14 marzo 2014
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