giovedì 13 marzo 2014

Lucchini – Fim Cisl: “Entro il 30 aprile l’offerta 

vincolante”. Si decide sull’altoforno

Enrico Rossi alla Lucchini

Le otto società che hanno presentato offerte incomplete per la Lucchini hanno tempo fino al 20 marzo per integrarle. Da allora potrà partire la due diligence e la presentazione dell’offerta vincolante, comunque entro e non oltre il 30 aprile. E’ quanto si apprende da una nota della Fim Cisl, diffusa al termine dell’incontro con il viceministro De Vincenti, tavolo aggiornato al 25 marzo. Delle 9 offerte arrivate (di cui solo una completa dal punto di vista documentale), due riguardano solo il sito di Lecco, due solo le cokerie e cinque il gruppo nel suo complesso. Delle offerte per l’intero gruppo, quattro sono rivolte ai laminatoi e ai servizi logistici, ma non escludono piani di sviluppo su forno elettrico e corex. Intanto, da fonti sindacali, si apprende che questo pomeriggio il commissario straordinario per la Lucchini scioglierà le riserve sulla possibilità di mantenere acceso l’altoforno di Piombino per un altro mese, come richiesto da i sindacati. Velo, ottimismo su futuro, c’è interesse concreto  “Le notizie che giungono dal ministero dello Sviluppo Economico sulla gara per la vendita della Lucchini Spa consentono di guardare con ragionevole ottimismo al futuro delle acciaierie piombinesi”. Lo afferma in una nota Silvia Velo, sottosegretario all’Ambiente, commentando la notizia della presentazione al Mise, da parte del commissario straordinario Piero Nardi, delle nove offerte pervenute per rilevare lo stabilimento. “Siamo consapevoli – spiega Velo – che il quadro generale è complesso ma la presenza di nuove offerte, tra cui anche quelle che prevedono il mantenimento del ciclo integrale e la piena occupazione, sono il segno di un interesse industriale concreto su questo sito produttivo strategico per il territorio e per tutto il Paese”. “La decisione del Mise – prosegue Velo – di consentire una settimana di tempo per perfezionare le offerte e soprattutto per verificare la possibilità di acquistare la nave di minerale necessaria a garantire la continuità produttiva dell’altoforno confermano un approccio non burocratico ma costruttivo da parte dello Sviluppo Economico, del quale personalmente sono sempre stata certa”. “Per il bene di Piombino e dell’intero sistema industriale nazionale – conclude il sottosegretario – ci auguriamo che tutti i nodi vengano sciolti al più presto”.               Fonte: ANSA

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