Lucchini, concessa una settimana per completare le offerte
LA NAZIONE 13 marzo 2014
Le otto società che hanno presentato offerte incomplete per la Lucchini hanno tempo fino al 20 marzo per integrarle. Da allora potrà partire la due diligence e la presentazione dell'offerta vincolante, comunque entro e non oltre il 30 aprile. E' quanto si apprende da una nota del segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli e del coordinatore nazionale Fausto Fagioli, diffusa al termine dell'incontro con il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.
Delle nove offerte arrivate per la Lucchini (di cui solo una completa dal punto di vista documentale), due riguardano solo il sito di Lecco, due solo le cokerie e cinque il gruppo nel suo complesso. Delle offerte per l'intero gruppo, quattro sono rivolte ai laminatoi e ai servizi logistici, ma non escludono piani di sviluppo (anche correlati al piano di programma) su forno elettrico e corex. "Dal 20 marzo le carte saranno scoperte, saranno più chiare le offerte reali ma anche le responsabilità dei ritardi", affermano Bentivogli e Fagioli.
"Scongiurato lo scenario peggiore, quello di trovarsi l'11 marzo senza manifestazioni di interesse, si tratta ora di valutare con particolare attenzione la fase che si aprirà dopo la settimana di rinvio concessa per completare e definire le proposte presentate". Così il segretario nazionale Fiom-Cgil, Rosario Rappa, e il responsabile per la siderurgia Gianni Venturi, in merito alla Lucchini dopo l'incontro al Ministero dello Sviluppo economico.
La preoccupazione che Fim, Fiom e Uilm hanno rappresentato al ministero è legata alla necessità di avere entro questa sera le garanzie per la continuità produttiva dell'altoforno di Piombino almeno per tutto il mese di aprile. Sono infatti questi i tempi, confermati dal ministero, necessari per ultimare le procedure di due diligence e di confronto sulle offerte che saranno note alla fine della settimana di proroga concessa.
Delle nove offerte arrivate per la Lucchini (di cui solo una completa dal punto di vista documentale), due riguardano solo il sito di Lecco, due solo le cokerie e cinque il gruppo nel suo complesso. Delle offerte per l'intero gruppo, quattro sono rivolte ai laminatoi e ai servizi logistici, ma non escludono piani di sviluppo (anche correlati al piano di programma) su forno elettrico e corex. "Dal 20 marzo le carte saranno scoperte, saranno più chiare le offerte reali ma anche le responsabilità dei ritardi", affermano Bentivogli e Fagioli.
"Scongiurato lo scenario peggiore, quello di trovarsi l'11 marzo senza manifestazioni di interesse, si tratta ora di valutare con particolare attenzione la fase che si aprirà dopo la settimana di rinvio concessa per completare e definire le proposte presentate". Così il segretario nazionale Fiom-Cgil, Rosario Rappa, e il responsabile per la siderurgia Gianni Venturi, in merito alla Lucchini dopo l'incontro al Ministero dello Sviluppo economico.
La preoccupazione che Fim, Fiom e Uilm hanno rappresentato al ministero è legata alla necessità di avere entro questa sera le garanzie per la continuità produttiva dell'altoforno di Piombino almeno per tutto il mese di aprile. Sono infatti questi i tempi, confermati dal ministero, necessari per ultimare le procedure di due diligence e di confronto sulle offerte che saranno note alla fine della settimana di proroga concessa.
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