giovedì 27 marzo 2014

«Fase delicata, seri rischi di tenuta sociale»

Il governatore Rossi: confermiamo 60 milioni di investimenti, ma anche il Governo deve impegnarsi


FIRENZE. «Sulla Lucchini non sfugge a nessuno che si entra in una fase delicata in cui potrebbero manifestarsi anche seri problemi di tenuta sociale».
Così si è espresso il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al suo rientro dalla riunione di ieri pomeriggio a Roma, al ministero dello Sviluppo economico.
Rispetto a queste preoccupazioni di ordine sociale, il governatore ha sostenuto che «Governo, istituzioni e forze sociali sono chiamate a fare responsabilmente la loro parte, firmando il più velocemente possibile il previsto Accordo di programma per la riconversione ecologica del polo siderurgico».
«Non so se la situazione della Lucchini sia più difficile dopo il ritiro di Klesch e Smc – ha spiegato il presidente della Regione – ma non mi è mai sembrata facile. In campo ci sono più proposte due delle quali sembrano essere, sulla carta, più convincenti per Piombino come questa degli indiani (la società Jsw ndr) che parlano anche di Corex. Certo bisogna dare certezze ai lavoratori»
«Adesso - dice Rossi - si apre una fase delicata che porterà alla firma dell’Accordo di programma. La Regione conferma la disponibilità a investire 60 milioni. Chiediamo di fare altrettanto al ministero dell’Ambiente per le bonifiche e a quello dello Sviluppo economico per il progetto del polo siderurgico».
Infine «su questa partita – conclude Rossi – - non sarà ininfluente la vicenda della Costa Concordia. L’ipotesi di una crisi della siderurgia piombinese e un eventuale schiaffo sulla Concordia sarebbe insostenibile. Questo ho detto e ripetuto a tutti i membri del governo che ho incontrato, e continuerò a ripeterlo in tutte le sedi sino alla fine».
Il sindaco Gianni Anselmi al termine della riunione non ha rilasciato dichiarazioni, affidando il suo pensiero a poche parole dal sapore amaro sul suo profilo facebook: «Classe operaia, vengo di lì – scrive il sindaco – non l’ho mai scordato, e ho provato a dimostrarlo in questi anni. Resterò accanto a questi ragazzi, finché potrò e come potrò, con tutte le mie forze. Sono un uomo delle istituzioni e di governo, ma sono prima di tutto un piombinese».
26 marzo 2014    
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