Con Smc e Klesch rispuntano anche gli indiani della Jindal
Con quelle già conosciute arrivano due distinte offerte asiatiche per la Lucchini: una solo per i laminatoi, l’altra anche per un forno elettrico
Le offerte per la Lucchini oggi saranno all’esame del ministero dello Sviluppo economico: nelle buste ritirate ieri mattina nello studio del notaio David Morelli dal commissario Piero Nardi e dal direttore degli affari generali Francesco Semino, c’erano l’offerta degli arabi di Smc per l’acquisizione dello stabilimento, quella del fondo svizzero Klesch, per i laminatoi e, a sorpresa, altre due offerte indiane di cui si era già parlato ma che parevano tramontate. Protagonisti i fratelli Naveen e Sajjan Jindal, a capo di due società distinte: la Jpl sarebbe interessata esclusivamente ai laminatoi, mentre la Jsw proporrebbe anche la realizzazione di un forno elettrico. Nell’assoluto riserbo del commissario e della Lucchini, per quanto riguarda l’offerta araba secondo fonti qualificate il gruppo guidato da Khaled al Habahbeh avrebbe fornito non una garanzia finanziaria in senso stretto, ma l’annuncio di una ricapitalizzazione da due miliardi della Smc Group, ancora in corso in Tunisia.
12 marzo 2014
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