Rossi: «Gli operai hanno bisogno di certezze»
E il segretario della Fiom, Landini, bacchetta il governo: «Faccia subito il punto sulle offerte»
PIOMBINO. Gli operai della Lucchini «hanno fatto bene» a occupare la direzione aziendale dello stabilimento di Piombino «perché hanno bisogno di certezze per il loro futuro e queste purtroppo non ci sono». Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi, rispondendo alle domande dei giornalisti. «Se poi - ha aggiunto - non arriva la nave con il pellet necessario ad alimentare il forno fusorio, si rischia la chiusura dell’altoforno. E senza di questo è normale che la disperazione dei lavoratori si sviluppi ancora di più per mancanza di prospettive».
Anche la Fiom nazionale col segretario generale Maurizio Landini, «sostiene la mobilitazione dei lavoratori di Piombino e richiama l’esecutivo alle proprie responsabilità. Il governo non può e non deve lasciarli soli, è necessario che si attivi subito per sbloccare la situazione e che convochi urgentemente le parti per fare il punto sulle offerte di acquisto presentate e i relativi piani industriali. Non possiamo rischiare di continuare a perdere settori strategici per l’economia del nostro Paese, come la siderurgia. Proprio per questo – conclude Landini – chiediamo al governo che fine ha fatto il tavolo sulla siderurgia, insediatosi il 23 maggio e mai riconvocato».
Sulla vicenda Lucchini è intervenuto anche Mario Ghini, segretario nazionale Uilm, secondo cui «l’altoforno deve rimanere funzionante e occorre decidere sulla scelta della migliore offerta presentata per rilevare l’acciaieria. Le Rsu, ma soprattutto i lavoratori, meritano risposte rappresentate da fatti concreti e non dai soliti proclami».
Registrata «la piena solidarietà ai lavoratori della Lucchini» da parte del vicepresidente del consiglio comunale, Giovanni Sironi (Forza Italia), sulla questione è intervenuta anche la candidata sindaco alle primarie del Pd, Martina Pietrelli: «Voglio essere fiduciosa – dice – che la nave con le materie prime sarà ordinata nei tempi utili. Per quanto riguarda il futuro la mia opinione è che la vendita dello stabilimento va conclusa in tempi rapidi; che tra gli scenari proposti quello dell’allontanamento degli impianti dalla città è il migliore; che la proposta finale sia la più forte dal punto di vista dell’occupazione, e produca un netto miglioramento della situazione ambientale senza mettere la comunità nella posizione inaccettabile di scegliere tra la salute e il lavoro; che l’innovazione dei prodotti e dei processi produttivi sia al primo posto nel progetto industriale, perché solo così avremo garanzie che possa durare nel tempo.».
Infine la posizione di Fabrizio Pierini, del Comitato centrodestra Piombino. «Lungi da noi entrare nel merito delle procedure previste dal bando Lucchini – dice Pierini – ma il problema è politico. Si dica chiaramente al commissario che l’opzione forno elettrico nell’area acciaierie non sarà mai autorizzato. I politici facciano dichiarazioni chiare, i commissari non sono inamovibili se non esprimono quella sensibilità sociale, rispetto del territorio a cui si riferisce il sindaco Anselmi. Non possiamo lasciare a un commissario un’autonomia che di fatto disegna il futuro di un intero territorio, sia dal punto di vista sociale, che ambientale, che economico. Noi ribadiamo la scelta del mantenimento del ciclo integrale in mancanza del quale si affosserebbe di fatto la strategicità del sito siderurgico».
12 febbraio 2014
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