Lucchini, Nardi boccia gli arabi: «Vogliono 300 milioni per comprare»
Ma per il sindaco Anselmi si tratta di un clamoroso equivoco: «E comunque sull’altoforno acceso c’è un preciso impegno del governo»
Il commissario straordinario della Lucchini, Piero Nardi, con una lettera boccia il protocollo d’intesa proposto dagli arabi di Smc: «In sintesi – scrive Nardi – a fronte delle dichiarazioni rese alla stampa circa la volontà di effettuare investimenti per 1,5 miliardi di euro in Lucchini e Lucchini Servizi e per 3 miliardi di euro nel territorio di Piombino, Smc Group chiede oggi al commissario straordinario un supporto finanziario di 300 milioni di euro». Richieste giudicate inaccettabili, ma «Smc Group potrà ovviamente – dice ancora Nardi – nel rispetto di quanto sopra e del disciplinare di gara, presentare al commissario straordinario un’offerta non vincolante entro il 10 marzo. Se permane la pregiudiziale sulla continuità dell’altoforno, Smc Group dovrà, secondo i termini già discussi, finanziare l’acquisto delle materie prime necessarie».
Per il sindaco Anselmi l’interpretazione del protocollo data da Nardi è «clamoroso equivoco. Col commissario c’era in ogni caso un accordo che la bozza sarebbe stata discussa, Nardi non può spingere la sua funzione notarile fino ad annientare la continuità produttiva. Ricordo comunque su questo punto che la pregiudiziale non è di Smc ma del sottosegretario Claudio De Vincenti». Il riferimento è all’impegno del governo a tenere l’altoforno acceso finché non ci sarà un acquirente della Lucchini».
28 febbraio 2014
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