Il governo: avanti con l’Afo, Nardi trovi una soluzione
Due ipotesi: acquisto del minerale da parte degli arabi, sostenuti da Deutsche Bank o la vendita di semiprodotti a un altro operatore per incassare il denaro necessario
Il futuro dell’altoforno passa dalla dichiarazione che nel primo pomeriggio di ieri il sindaco Gianni Anselmi, in missione a Roma col governatore Enrico Rossi, ha affidato al proprio profilo facebook e poi alle agenzie: «Il sottosegretario Claudio De Vincenti conferma di aver dato mandato al commissario Piero Nardi di trovare soluzioni per proseguire l’attività dell’altoforno». Dichiarazione che riaccende la speranza per l’altoforno e quindi per la soluzione araba, che prevede l’acquisto dello stabilimento ma a condizione di trovare l’altoforno in funzione. Solo che è rimasto poco tempo – fino a lunedì 17 – per dare l’ok alla nave che dovrà portare il minerale dal Brasile a Piombino, indispensabile a mantenere in marcia l’impianto. In sostanza però, se Nardi come è ovvio dovrà dar seguito all’“invito” di De Vincenti, dove prenderà i soldi, visto che in cassa non c’è più un euro? Due le ipotesi: che gli arabi di Smc finanzino l’acquisto del materiale (ma resta il dubbio sulla compatibilità di una decisione del genere con le procedure in corso per la gara), o che un altro operatore faccia un contratto lampo per l’acquisto di semiprodotti.
13 febbraio 2014
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