mercoledì 26 febbraio 2014

Mezzo stipendio e stop, monta la rabbia alla 3M

I lavoratori hanno ricevuto solo il 50% della busta paga, malgrado le promesse Indotto Lucchini in affanno, i sindacati scrivono al prefetto e si decide se proclamare lo sciopero

PIOMBINO. Mezzo stipendio e stop. Senza soldi per pagare le bollette, per fare la spesa, per la rata del mutuo. Senza soldi per mettere benzina o pagare la mensa scolastica dei figli. Metà stipendio di questi tempi, e considerando che si sta parlando di salari di operai, significa la rovina per molte famiglie. E sono una settantina le famiglie in crisi a causa dei ritardi nei pagamenti della 3M (Manutenzione montaggi meccanini), ditta di appalto che opera alla Lucchini.
Ora quegli operai hanno detto basta. La settimana scorsa hanno riscosso il 50% dello stipendio ed stato loro promesso che il resto sarebbe stato versato lunedì, al massimo martedì. Ma in banca non c’era niente e ora loro minacciano di fermarsi.
È successo che i soldi sono mancati a causa della nave di minerale ordinata da Nardi, in via straordinaria, per tenere in marcia un mese in più l’altoforno.
Il sindacato aveva chiesto pazienza, preoccupato dei riflessi che un eventuale sciopero potrebbe avere: la 3M svolge la manutenzione all’altoforno e lavori primari in acciaieria e ai convertitori. Ma gli operai la pazienza la stanno perdendo. «Non cadremo nel tranello di chi vorrebbe che l’altoforno si fermasse», dice sibillino Luciano Gabrielli, della Fiom.
26 febbraio 2014  

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