LUCCHINI: SE SMC NON FINANZIA, ADDIO ALL’ALTOFORNO AD APRILE
Il Commissario Straordiario di Lucchini S.p.A. in a.s. Piero Nardi ha inviato una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico, al Prefetto di Livorno e al Presidente Regione Toscana per informarli che se la società SMC, visto che è l’unica che ha interesse alla continuità dell’altoforno, non contribuirà con 20 milioni di euro per l’acquisto del minerale da parte di Lucchini, la mancanza del supporto finanziario provocherà “significative tensioni nella tesoreria aziendale già dalle prossime settimane”.
Tradotto: ad aprile l’altoforno si spegnerà e gli stipendi del prossimo mese sono a rischio.
Riportiamo integralmente la lettera di Nardi.
«In questi ultimi giorni le Istituzioni e Organizzazioni Sindacali in indirizzo hanno raccomandato, direttamente o indirettamente, allo scrivente Commissario Straordinario di mantenere, per quanto possibile, in esercizio l’altoforno sito nello stabilimento di Piombino durante lo svolgimento della procedura di vendita dei rami di azienda facenti capo a Lucchini S.p.A. in a.s. (“Lucchini”) comprensivi della totalità dello stabilimento medesimo.
Le manifestazioni di interesse pervenute alla Procedura Lucchini non presuppongono il mantenimento in esercizio dell’altoforno di Piombino con la sola eccezione della manifestazione di interesse pervenuta dalla società tunisina SMC Group (“SMC”) che, come Vi è noto e come riportato dai media, ha più volte ribadito, nel corso delle presentazioni della proposta industriale e finanziaria a Istituzioni e Organizzazioni Sindacali, la propria volontà di far proseguire l’attività di produzione di ghisa nell’altoforno di Piombino, con conseguente necessità di mantenere tale altoforno in esercizio sino alla prospettata vendita .
Tenuto conto di quanto sopra e degli stringenti vincoli finanziari della gestione industriale, Lucchini ha richiesto a SMC un supporto finanziario di breve periodo (circostanza questa ampiamente riportata dalla stampa) per consentire alla Procedura di acquistare le materie prime necessarie per mantenere in funzione l’altoforno sul quale si era ottenuto da SMC un fattivo interessamento che si sarebbe dovuto concretizzare entro il 14 febbraio u.s.
Ad oggi non è stato possibile finalizzare operazione di cui sopra, ma si ritiene ancora possibile procedere in tal senso in considerazione della modesta entità della stessa (Euro 20 milioni per mese] rispetto agli ingenti investimenti pubblicizzati da SMC (oltre un miliardo di euro per il solo settore siderurgico e, secondo la stampa, fino a tre miliardi di euro per un piano di investimenti territoriale) e sommariamente presentati a questa Amministrazione Straordinaria nel corso dei due incontri, tenutisi tra dicembre 2013 e gennaio 2014, anche grazie all’interessamento del Sindaco di Piombino.
Tutto ciò premesso, lo scrivente Commissario Straordinario ha predisposto il pagamento delle materie prime necessarie per proseguire per circa un mese la produzione di ghisa nell’altoforno, con l’approvvigionamento di navi di minerali e fossili esteri e significativi acquisti di materiali e servizi nazionali. Preme però sottolineare che in mancanza del supporto finanziario richiesto a SMC, si verificheranno significative tensioni nella tesoreria aziendale già dalle prossime settimane.
Infine mi corre l’obbligo di rilevare che le proposte di SMC, per dimensione finanziaria e territoriale, vanno ben al di là degli obiettivi propri della scrivente Procedura di Amministrazione Straordinaria e assumono addirittura una rilevanza nazionale. L’investimento in questione si prospetta, infatti, come uno dei più grandi investimenti mai effettuati da una impresa estera in Italia.
E’ utile qui ricordare che le manifestazioni di interesse sono state presentate senza essere corredate da specifiche referenze e che non sono state precedute da alcuna selezione da parte della scrivente Procedura di Amministrazione Straordinaria, con la sola esclusione degli intermediari. E’ però dovere del Commissario, in questa fase della procedura, verificare la capacità industriale e soprattutto finanziaria di coloro che, dopo aver inviato la manifestazione di interesse, abbiano sottoscritto l’accordo di confidenzialità e il disciplinare di gara accettando così tutte le condizioni di svolgimento della gara contenute nei due suddetti documenti.
Questo non significa verificare la disponibilità immediata, da parte dei soggetti che abbiano manifestato interesse, delle risorse finanziarie necessarie per dar corso all’acquisto e alla gestione dei rami di azienda in vendita e agli investimenti previsti nel piano industriale ad essi relativi, ma valutare attentamente la solidità dei bilanci dei proponenti e le capacità di questi ultimi di ricorrere con successo al sistema creditizio per finanziare la predetta operazione.
A tal fine abbiamo invitato SMC ad un incontro da tenersi nei prossimi giorni volto, non solo a verificare la disponibilità di quest’ultima a dar corso al richiesto supporto finanziario di breve periodo, ma anche (e soprattutto) per valutare la sussistenza delle condizioni (quali, in primis, la sussistenza di capitali propri e/o il supporto da parte di una o più primarie banche europee o banche extraeuropee con corrispondenti europei) necessarie per acquistare e gestire i rami di azienda in vendita e, più in generale, per finanziare (quantomeno per la parte relativa al settore siderurgico) il piano industriale più volte pubblicizzato.
Qualora la documentazione fornita da SMC, ai fini di cui sopra sia, come si auspica, soddisfacente sarà cura dello Scrivente informare il Governo e le Istituzioni per avviare una interlocuzione ad alto livello istituzionale consona all’imponente piano di spesa per investimenti proposto da SMC».
Il Commissario Straordiario di Lucchini S.p.A. in a.s.
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Primi commenti alla lettera di Nardi:
Ghini (Uilm): “Serve convocazione al ministero” “Quella della Lucchini è una vertenza cha abbisogna al più presto di una convocazione in sede ministeriale da parte del governo nel pieno delle sue funzioni, perché la stessa sta finendo in un vicolo cieco”. Lo ha detto Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm, in merito alla comunicazione ufficiale del commissario straordinario della Lucchini Piero Nardi sulla situazione riguardante il sito siderurgico di Piombino. Il nuovo ministro dello Sviluppo economico “tra i suoi primi atti ufficiali metta in agenda la vertenza Lucchini e ci convochi al tavolo ministeriale. Qui, senza l’apporto dell’esecutivo, non se ne esce”.
Ghini spiega di essere preoccupato per lo “stato di incertezza che grava sul funzionamento in prospettiva dell’altoforno e sulla consistenza delle risorse della tesoreria aziendale”. “Il commissario straordinario – rileva il segretario Uil – dichiara di aver predisposto il pagamento delle materie prime necessarie per proseguire per circa un mese la produzione di ghisa nell’altoforno, ma per pagare questo approvvigionamento ora soffre di una vera e propria mancanza di supporto finanziario”.
CorriereEtrusco 17/2/2014 LUCCHINI: SE SMC NON FINANZIA, ADDIO ALL'ALTOFORNO AD APRILE
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