mercoledì 26 febbraio 2014

Lavoro in Val Susa. La7, pochi minuti per un grave problema

Lucchini, Beltrame, Alcar, Semat, Vertek. Garantire visibilità e comprensione del problema lavoro in quattro minuti.
Altri 1500 posti di lavoro in Valsusa rischiano di essere spazzati via dalla crisi che investe il mondo del lavoro, quelli delle ditte della Lucchini S.p.A. di Condove, della Beltrame di S. Didero, dell’Alcar di Vaie e della Selmat di S. Antonino. Questo quanto ricordato martedì sera sul piazzale adiacente lo stabilimento condovese dal delegato della Fiom Edi Lazzi nel corso della trasmissione de La7 “Linea Gialla”, condotta da Salvo Sottile e che  si è occupata di crisi, rabbia e ingiustizie.
Centottanta minuti di trasmissione, quattro minuti scarsi di collegamento condotti da Roberta Rei, con  in piazza anche alcuni sindaci di Condove, Sant’Ambrogio, Caprie, Venaus, amministratori e soprattutto lavoratori con indosso le magliette portate anche nel corso dell’ultima manifestazione No Tav a Chiomonte e lavoratori con molte aspettative da una trasmissione che poteva dare visibilità alla valle, più segnata di altre da crisi e devastazioni del territorio.
“Così non si può andare avanti, non sappiamo come arrivare a fine mese, le tasse le paghiamo ma impossibile chiedere prestiti alle banche, siamo cassaintegrati, siamo emarginati…qui si parla di tav e si sciupano soldi indispensabili per interventi sul territorio…” da più parti queste parole si sono alzate intorno al microfono nel corso delle dirette, intervallate da lunghi interventi in studio, tra i quali quello dell’europarlamentare Lara Comi, che ha ribadito di essere ben a conoscenza della questione tav, ma che intanto un solo comune ora era contrario all’opera…” Queste affermazioni hanno suscitato risentite prese di posizione, immediatamente spente dalla chiusura della diretta.
Così, partita con tante speranze e poi conclusa con gli sguardi seri di persone che ogni giorno devono fare i conti con l’instabilità della vita, con le responsabilità da portare avanti all’interno delle tante famiglie, la trasmissione si è chiusa, con il no ad un ultimo intervento conclusivo.
Sedotti ed abbandonati, verrebbe da dire. Vittime insomma di un giornalismo di facciata, che vuol essere vetrina ma non spazio per portare in luce i problemi veri, per suscitare possibilità di diversi obiettivi da ricercare. Di questo la valle non ha veramente bisogno.
&copy Copyright 2014 TG Valle Susa     un grazie a Gabriella Tittonel

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