lunedì 10 febbraio 2014

Lucchini, tempi ancora lunghi per la vendita

L’azienda respinge l’ultimatum dei sindacati e ricorda il complesso percorso della gara



  PIOMBINO. L’ultimatum dettato dai sindacati al commissario straordinario Piero Nardi - di essere cioè immediatamente convocati martedì per conoscere l’esito del bando di gara per la vendita dello stabilimento - non può essere ricevuto né tantomeno assolto. È questo che si evince dalla nota diffusa ieri dall’azienda, nella quale si rammenta il complesso percorso che resta da fare dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle manifestazioni d’interesse; termini che scadono appunto alla mezzanotte di domani, lunedì 10.
«Per quanto riguarda il complesso di Piombino-Lecco le manifestazioni d’interesse(Mdi) – si legge nella nota della Lucchini – devono indicare semplicemente il perimetro dell'interesse secondo i cinque scenari possibili individuati nel bando. Le Mdi non hanno e non potrebbero avere le caratteristiche di una “offerta”. Ai soggetti che hanno inviato o invieranno entro lunedì una Mdi di natura industriale (sono escluse per il momento le Mdi che si riferiscono a terreni, fabbricati o attività di servizio) sono in corso di invio due documenti da sottoscrivere per accedere alle fasi successive della procedura: l'Impegno alla riservatezza e il Disciplinare di gara. I soggetti che sottoscriveranno i due sopracitati documenti – si legge ancora – riceveranno l'Information memorandum sul complesso Piombino-Lecco e avranno la facoltà di visitare gli impianti e incontrare, a loro richiesta e di intesa con il commissario, il management».
E ancora: «Il disciplinare di gara, approvato dal Comitato di sorveglianza Lucchini in amministrazione straordinaria il 14 novembre 2013 e autorizzato dal Ministero dello sviluppo economico il 20 dicembre 2013, stabilisce nel 10 marzo alle ore 24 la data ultima per presentare, in busta chiusa presso uno studio notarile, le “Offerte non vincolanti” che dovranno essere corredate da un piano industriale e da adeguate evidenze in merito alle disponibilità finanziare a sostegno del piano presentato. Successivamente, sentito il Comitato di sorveglianza e il Ministero dello sviluppo economico – prosegue la nota Lucchini – verranno selezionati i soggetti che per le caratteristiche dell'Offerta non vincolante accederanno alla due diligence per arrivare a formulare l'Offerta vincolante che dovrà essere corredata delle opportune garanzie».
«Attività di informazione alle parti sociali – chiude la nota dell’azienda – sono previste solo a valle della presentazione delle Offerte non vincolanti corredate dai relativi piani industriali».

09 febbraio 2014   
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