martedì 18 novembre 2014


LUCCHINI :  Scade l'ultimatum di  Nardi alle due imprese

Jindal e Cevital invitate a presentare eventuali offerte migliorative




POIOMBINO. Scade oggi. martedì 18, l’ultimatum a Cevital e Jindal da parte del commissario Lucchini, Piero Nardi: entro la mezzanotte i due contendenti, Cevital e Jindal South West, possono presentare le loro offerte migliorative rispetto a quelle già depositate.
Poi prevedibilmente passeranno un paio di giorni, necessari al commissario per fare le sue valutazioni ed esprimerle al Comitato di sorveglianza.
In particolare l’attesa è per la Jsw di Sajjan Jindal, che al momento, ferme restando appunto le rispettive offerte vincolanti presentate da tempo al commissario, deve rafforzare la propria proposta, oggettivamente meno importante rispetto a quella degli algerini di Cevital.
Ecco perché da Jsw, che la scorsa settimana è stata presente in stabilimento con alcuni tecnici, ci si aspetta un’offerta che vada al di là dell’acquisto dei laminatoi e dell’impegno a valutare la realizzazione di un forno elettrico.
La Jsw, che rispetto a Cevital a oggi ha solo il vantaggio di essere un’azienda siderurgica “pura” e consolidata, per far valere il peso del proprio know-how dovrà quanto meno pareggiare il piano di Cevital, che pure potrebbe all’ultimo tuffo ritoccare ancora la propria offerta.
Che comunque al momento prevede l’acquisto e il revamping dei tre laminatoi, la realizzazione di un quarto impianto, la realizzazione di due forni elettrici da due milioni di tonnellate alimentati con preridotto proveniente dall’Algeria, la riassunzione della quasi totalità dei dipendenti Lucchini, ovviamente collegata all’uso degli ammortizzatori nel tempo necessario a realizzare i due forni. Impegni a cui si accompagnerebbe il progetto di un impianto agroalimentare nella zona da bonificare della vecchia acciaieria.
Il paragone tra le due proposte non regge in modo evidente (considerando la verificata solidità economica del gruppo algerino), ma nessuno osa fare pronostici proprio perché Jindal aveva annunciato la volontà di rilanciare, dopo aver di fatto abbandonato la partita per l’Ilva di Taranto, e ha tempo per farlo fino a oggi.
Intanto il portale Siderweb pubblicando alcuni estratti della lettera inviata dal commissario Nardi ad Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, conferma le ragioni anticipate nei giorni scorsi dal Tirreno rispetto ai motivi che hanno portatto alla bocciatura della proposta di realizzare a Piombino un impianto di preridotto da 2,5 milioni di tonnellate.
La richiesta di Gozzi infatti era irricevibile, e il commissario spiega nella sua risposta al patron di Federacciai che la questione non è di sua competenza, ma eventualmente dell’acquirente o del Comitato per l’attuazione dell’Accordo di programma firmato lo scorso mese di aprile, guidato dal presidente della Regione, Enrico Rossi.
Ma la lettera di Nardi a Gozzi rivela un particolare interessante: rispondendo al presidente di Federacciai il commissario della Lucchini cita la data in cui la lettera gli era stata presentata, e cioè il 4 novembre, due giorni prima che Federacciai riunisse il direttivo in seduta straordinaria per decidere appunto di formulare la proposta dell’impianto per il preridotto a Piombino
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