"La proposta di Federacciai non è una cosa seria"
Piombino: per Lami (Fiom) l'impianto di preridotto è esagerato. E chiede che si decida in fretta fra Cevital e Jindal
PIOMBINO. «In campo per la Lucchini ci sono due società: la Cevital che sembra avere tutte le convenienze per realizzare il preridotto da sé, in Africa, e un’altra, la Jindal, di cui ancora nulla si sa rispetto ai progetti. E allora che senso ha la proposta di Federacciai di costruire a prescindere un impianto di preriduzione da 2,5 milioni di tonnellate»?
Mirko Lami, coordinatore Cgil e responsabile delle Rsu Fiom Lucchini, non nasconde il suo scetticismo sulla proposta lanciata giovedì dal patron di Federacciai, Antonio Gozzi.
«Per produrre 2,5 milioni di tonnellate di preridotto con l’impianto che propone Federacciai – dice Lami – servono circa 3 milioni e mezzo di materiale ferroso. Tutto ciò mentre il fabbisogno di una delle concorrenti per l’acquisto della Lucchini, l’algerina Cevital, per due forni elettrici sarebbe al massimo 700-800mila tonnellate. E perché la città dovrebbe sopportare il carico ambientale di tre milioni e mezzo di materiale ferroso? Per rifornire le acciaierie del Nord, tra l’altro dopo che lo stesso Gozzi aveva bocciato il preridotto per l’Ilva di Taranto? A me non pare una cosa seria. Ci sono due proposte in campo - chiude Lami – il commissario Nardi scelga in tempi brevi quella migliore».
Fa ancora discutere, quindi, la proposta di Federacciai, che secondo fonti sindacali nemmeno sarebbe ricevibile dal commissario Piero Nardi, visto che si trattrebbe non di acquisire aree o impianti, come prevede la procedura dell’amministrazione straordinaria, ma di realizzare un impianto ex novo in aree soggette alla procedura.
Cevital ad esempio nella sua offerta propone l’acquisto di quasi tutto il perimetro industriale (promettendo tra l’altro la bonifica della vecchia zona acciaieria per realizzare l’impianto agroalimentare), come potrebbe il commissario in questa situazione assegnare una porzione dell’area per l’impianto di preridotto al consorzio dei siderurgici?
Insomma, pare chiaro che la proposta di Federacciai potrebbe avere un senso solo nel caso di un accordo con Jindal, di cui peraltro dopo le voci dei giorni scorsi sulla volontà indiana di rilanciare la propria offerta, più nulla si è saputo riguardo alle reali intenzioni.
Martedì prossimo dovrebbe essere pronto il decreto che concede la proroga al commissario, da lì partiranno le lettere ai due contendenti per chiedere di fatto una proposta definitiva su cui decidere, altrimenti faranno testo le offerte già in possesso di Nardi, così come sono
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