Lucchini: decisione rinviata a martedì 25
Il Comitato di sorveglianza plaude al lavoro di Nardi. Simoncini: di Cevital l'offerta migliore
La decisione finale sulla Lucchini è rinviata a martedì prossimo, 25 novembre, dopo la riunione di venerdì del Comitato di sorveglianza che ha valutato e discusso la relazione presentata dal commissario straordinario, Piero Nardi. "L’esame delle offerte ricevute _ recita un comunicato della Lucchini _ ha richiesto particolare attenzione sia in rapporto alle valutazioni fornite a suo tempo dal Commissario sui valori degli assets posti in vendita, sia in relazione alla complessità delle due offerte, che presentano marcate differenze nei rispettivi piani industriali e nei perimetri oggetto delle offerte stesse. Nel condividere e apprezzare l’approfondito lavoro svolto _ prosegue la nota _ il Comitato ha concordato con il commissario il metodo ed i principi secondo i quali dovrà essere impostata l’Istanza da presentare agli uffici del ministero dello Sviluppo economico per procedere, dopo l’approvazione ministeriale, alla sottoscrizione del contratto preliminare di cessione". Il comunicato Lucchini evidenza quindi per la prima volta la differenza tra le due proposte in campo, visto che gli algerini Cevital chiedono tutta l'area dello stabilimento con un piano industriale che prevede la realizzazione di due forni elettrici, mentre Jindal al momento pare avere interesse solo per i laminatoi, tanto da non aver modificato la propria proposta contrariamente a quanto si attendeva nei giorni scorsi. I sindacati non sembrano preoccupati dello slittamento a martedì 25 di una decisione che in molti si attendevano per venerdì: "Secondo le nostre informazioni _ dice un comunicato delle Rsu Lucchini e Lucchini servizi dopo il consiglio di fabbrica di venerdì pomeriggio _ le offerte presentate non sono state modificate in maniera sostanziale rispetto a quelle già conosciute. Il sindacato ritiene che l’offerta che deve essere presa in considerazione è quella che garantisce l’area fusoria e la massima occupazione, e questa corrisponde all’offerta presentata da Cevital. Riteniamo indispensabile che il Comitato di sorveglianza e il ministero dello Sviluppo economico accelerino i tempi per fare subito il preliminare di vendita, condizione necessaria per acquistare il semiprodotto per far marciare a pieno ritmo gli impianti di laminazione. Il sindacato _ prosegue la nota _ ritiene che il commissario e il Ministero valuteranno con la massima serietà la vicenda e respingeranno con fermezza ogni possibile tentativo di turbare o rallentare le scelte definitive. Su questo abbiamo già richiesto e ci aspettiamo una convocazione in tempi brevi sia da parte del Commissario che da parte del Governo". A sbilanciarsi decisamente in favore della soluzione algerina è l'assessore regionale al lavoro, Gianfranco Simoncini, secondo cui sul futuro della Lucchini "la posizione della giunta toscana è a favore di una proposta che sia in grando di garantire il massimo dell'occupazione e l'area a caldo. Da questo punto di vista _ prosegue Simoncini _ se non ci saranno novità rispetto alle proposte presentate prima dell'ultima fase, quella algerina sembra oggettivamente la più confacente a queste nostre nostre esigenze"
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