Primo maggio di crisi: a Piombino la manifestazione simbolo della Toscana
Nella città ferita dallo spegnimento dell’altoforno Lucchini anche il governatore Enrico Rossi: "Ci metto la mia faccia, se perdo questa battaglia la presidenza è a disposizione"
di Cecilia Cecchi
Piombino, città ferita, simbolo della difesa del lavoro. La manifestazione nella città dell'acciaio, a pochi giorni dallo spegnimento dell'altoforno della Lucchini, è l'emblema della crisi occupazionale che sta mordendo anche la Toscana. Alla manifestazione indetta dai sindacato è presente anche il il governatore della toscana Enrico Rossi. Tantissimi i lavoratori dell'azienda accompagnati dai loro familiari. Applausi scorscianti a intercalare gli inrterventi del sindaco Gianni Anselmi e soprattutto del presidente della Regione Rossi. Il governatore ha detto "di giocarsi tutto sul futuro della fabbrica di Piombino. Con l'aiuto del governo - ha sottolineato - Piombino potrà rimanere una certezza industriale". Mandateci interventi e foto con #lavoroefuturo
La manifestazione. L'intervento di Enrico Rossi: "Ero sindaco di Pontedera e Vannino Chiti fece una battaglia per la Piaggio, una battaglia che vincemmo. Tanto che la Piaggio è' ancora li, ci sono stati tanti problemi ma è ancora lì. Chiti mi disse: caro sindaco, ci sono battaglie che o si vincono o si perdono, e se si perdono bisogna essere conseguenti. Vi dico oggi che noi facciamo la battaglia per la riaccensione dell'area a caldo, per Piombino, per la Toscana, per l'Italia e per l'Europa. Dobbiamo vincerla. Se la perdiamo la mia presidenza è a disposizione, ma non mi ritiro, continuerò la battaglia per questo obiettivo. Bisogna avere il coraggio di rilanciare: metto la mia testa sulla battaglia di Piombino. All'area a caldo non rinunciamo". Qui l’applauso più forte di una piazza partecipe per il governatore Enrico Rossi. Qui il senso di tutti gli interventi della mattinata. Da Mirko Lami Rsu Fiom "una festa del lavoro ferita con l’altoforno in stand by, ma non possiamo pensare che sia un funerale. Grazie al Papa Francescooggi qui con noi tante radio e tv telecamere accese su Piombino. A Piombino l’acciaio, a Piombino la Concordia" (Lami che stasera sarà nel programma di Michele Santoro “Servizio Pubblico” non più registrato al Rivellino ma dallo studio di Roma).
(Nella foto Lami con in mano la provetta dell'ultima colata di ghisa)
Poi il sindaco Gianni Anselmi che comincia ringraziando per la collaborazione l’associazione nazionale per la sicurezza sul lavoro Ruggero Toffolutti, salutando il passaggio in piazza di un bel gruppi di ciclisti che partecipavano alla pedalata del primo maggio in nome del lavoro, della sicurezza della solidarietà: "Sempre in prima fila - dice Anselmi - per conservare a questa città il ruolo di primo piano che ha svolto nella storia industriale d’Italia".
Ma anche il segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli ( in rappresentanza di Cgil Cisl Uil) è certo che "con un fronte comune così forte si può e si deve ancora lottare perché Piombino possa tornare a produrre acciaio ecosostenibile". Per tutti davvero, con la crisi dell’acciaio e delle acciaierie la manifestazione in piazza Verdi è stata simbolo in Toscana per il primo maggio a difesa di tutta la forza lavoro presente sul territorio e sin troppo a rischio. Simbolo di una crisi però già rivolta verso un futuro di rilancio, perché Piombino vuole il suo futuro.
01 maggio 2014
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01 maggio 2014
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