-La Nazione-
— PIOMBINO — gio 29 mag, 2014
«PIOMBINO non risolve purtroppo tutti i problemi con i 200 milioni». Risponde così Vincenzo Renda segretario della Uilm al ministro Roberta Pinotti che a Ballarò ha ricordato i soldi stanziati da Renzi nell’accordo di programma per Piombino. E intanto oggi si riunisce a Roma il tavolo della siderurgia alla presenza dei segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm. Si parlerà anche della questione Lucchini.
«DURANTE la trasmissione il ministro ha portato d’esempio alcuni interventi del governo Renzi, a Fincantieri sono state commissionate due navi che fanno così ripartire il lavoro, e poi ha ricordato i 200 milioni su Piombino. Certo sono soldi importanti – evidenzia Renda – e importante è l’accordo di programma ma va detto anche che se non viene realizzato tutto quello che c’è scritto, e soprattutto se non riparte l’area a caldo, sarà una tragedia che non sarà risolta con i duecento milioni dell’accordo di programma.
Questo voglio dire. Perché il rischio è quello di dover ricollocare un elevato numero di eccedenze se non riparte l’afo. E anche se non viene realizzato il corex o il forno elettrico». Oggi sarà presente a Roma per la Uilm il segretario Rocco Palombella. «A lui ho chiesto – ha detto Renda – che si accertasse che Piombino venga tutelata, che l’accordo venga mantenuto anche dal punto di vista della regia e che non si perdano per strada quote di mercato, con un occhio di attenzione per le rotaie.
Noi siamo sempre stati per il mantenimento del ciclo integrale anche in questa situazione per tre motivi: il primo occupazionale, perché così si potevano traghettare i lavoratori, poi per una questione di mercato, con una lunga fermata si rischia di perdere quote, e poi perché vorremmo realizzare il nuovo, ma in contemporanea con il vecchio in marcia, perché non c’è esperienza sulle nuove tecnologie».
Maila Papi
Maila Papi
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