Lucchini, appello a Renzi per l'altoforno
Intervento di Mirko Lami, membro della Rsu che che aveva subìto minacce e intimidazioni dopo la sua partecipazione al programma Servizio Pubblico (La7) la scorsa settimana
Grosseto, 7 maggio 2014 - Lucchini, appello a Renzi perché l'altoforno non venga spento. A lanciare l'appello per l'azienda di Pimbino è stato Mirko Lami, membro della Rsu della Lucchini, invitato a parlare di siderurgia al Congresso della Cgil di Rimini dal segretario generale Susanna Camusso, dopo la campagna di minacce e intimidazioni subita dopo la sua partecipazione al programma Servizio Pubblico (La7) la scorsa settimana.
"Renzi, hai bisogno dei lavoratori e del sindacato, discuti con noi, a correre a volte si rischia di inciampare. Matteo, non spegnere l'altoforno di Piombino. Vai avanti con l'Accordo di programma siglato. Non si puo' perdere la produzione di acciaio in Italia, non possiamo perdere questo settore, e' ridicolo. A Piombino c'e' il primo altoforno sul mare d'Europa, simo gli unici a produrre rotaie per l'Alta Velocita'. E ancora: il premier porti a smantellare la Costa Concordia a Piombino, il porto e' pronto, non se la faccia sfilare dalla
Turchia''.
Turchia''.
Per Lami ci sono stati applausi scroscianti e standing ovation. "Grazie per il vostro calore e la vostra vicinanza, ringrazio Susanna per questa occasione - ha esordito nel suo intervento -. Qui davanti non vedete solo un operaio che lavora alla Lucchini dal 1986, delegato da 30 anni, busta paga da 1.200 euro e infettato dalla 'peste rossa'. Qui davanti c'e' un intero territorio che non vuole morire. In questi giorni ho ricevuto migliaia di insulti ma devo andare avanti, insieme a voi. Ho invitato Beppe Grillo e Matteo Renzi a un confronto pubblico sulla siderurgia". ''Serve una politica industriale - ha proseguito Lami nel suo appello a Renzi -: ma dove sono finiti
gli imprenditori con le palle, in Italia? Noi li vorremmo, per discuterci e confrontarsi". L'operaio della Lucchini ha detto in seguito alla platea: "Nella Cgil dobbiamo continuare a lavorare per difendere i diritti di chi lavora e che si stanno perdendo. Ci pensino gli altri a diminuire i diritti". Lami ha concluso l'intervento con un altro appello, stavolta a Susanna Camusso e Maurizio Landini: "Chiudetevi in una stanza e trovate una soluzione: i lavoratori non capiscono queste divisioni, serve una Cgil unita perche' nel Paese c'e' chi vuole portare lo sfascio''.
gli imprenditori con le palle, in Italia? Noi li vorremmo, per discuterci e confrontarsi". L'operaio della Lucchini ha detto in seguito alla platea: "Nella Cgil dobbiamo continuare a lavorare per difendere i diritti di chi lavora e che si stanno perdendo. Ci pensino gli altri a diminuire i diritti". Lami ha concluso l'intervento con un altro appello, stavolta a Susanna Camusso e Maurizio Landini: "Chiudetevi in una stanza e trovate una soluzione: i lavoratori non capiscono queste divisioni, serve una Cgil unita perche' nel Paese c'e' chi vuole portare lo sfascio''.
da LA NAZIONE Livorno
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