domenica 12 ottobre 2014

Cevital punta all’acquisto della Lucchini

Il gruppo algerino prevede di investire, per la costruzione di una piattaforma logistica e di un complesso di produzione agro-industriale, oltre 300 milioni di euro
PIOMBINO. Cevital sta puntando all'acquisto e al rilancio della Lucchini. Non solo, ma prevede di investire, per la costruzione di una piattaforma logistica e di un complesso di produzione agro-industriale, oltre 300 milioni di euro. Il presidente del gruppo algerino Issaaad Rebrab ha spiegato che l'obiettivo è quello "di riavviare l'attività siderurgica a Piombino fino al raggiungimento di una produzione di due milioni di tonnellate di acciai speciali e standard, con l'installazione di due forni elettrici in sostituzione dell'alto forno e il revamping generale delle lavorazioni a freddo". Ciò inoltre "anche sulla base delle precedenti importanti attività del gruppo Cevital avviate nel settore siderurgico".
La Cevital inoltre prevede la costruzione di una piattaforma logistica per le diverse attività del gruppo nel Mediterraneo e di un complesso di produzione agro-industriale, "con positivi riflessi sia sul livello occupazionale locale che sullo sviluppo economico del territorio. Ciò comporta - si legge nella nota - un investimento adeguato di oltre 300 milioni di euro". Il piano industriale di Cevital prevede l'assunzione del personale necessario all'avvio dell'attività siderurgica, a cui si aggiungeranno le assunzioni relative alle nuove attività del gruppo. In aggiunta ai mercati tradizionali della Lucchini , la Cevital "commercializzerà una parte consistente della produzione di acciaio sui mercati del Maghreb e africano. Entro pochi giorni la Cevital presenterà la sua offerta ufficiale al Commissario della procedura di amministrazione ordinaria, composta dal piano industriale ed occupazionale e delle relative garanzie finanziarie".
La reazione di Enrico Rossi. "Se effettivamente c'è un'altra proposta di acquisto della Lucchini non può che essere un fatto positivo". Lo spiega il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi. "La sostanza e la credibilità della proposta sarà valutata dal commissario Nardi che poi riferirà alle istituzioni", aggiunge Rossi: "Penso che questo ulteriore interessamento al polo siderurgico di Piombino sia anche il frutto dell'accelerazione e determinazione con cui le istituzioni, centrali e locali, stanno portando avanti l'attuazione dell'accordo di programma, che io coordino. Un accordo che prevede interventi per l'ammodernamento del porto, per le bonifiche e per la disponibilità alla realizzazione di impianti per la produzione dell'energia elettrica, finalizzati alla riapertura dell'area a caldo che, per noi, è, e resta, un obiettivo irrinunciabile", conclude il presidente della Regione.
Il commento della Cgil. "Non conosciamo ancora nè l'offerta nè il piano industriale su cui ovviamente prestiamo particolare attenzione perchè al piano è legato il numero degli occupati". Questo il primo commento della Cgil, nelle parole di Salvatore Barone responsabile politiche industriali del sindacato di Corso Italia, alla notizia dell'interesse di Cevital per Lucchini, in particolare per le acciaierie di Piombino. "L'obiettivo nostro è mantenere l'area a caldo perchè altrimenti il ridimensionamento produttivo e occupazionale sarebbe particolarmente grave e pesante", ha spiegato Barone. Qualsiasi offerta, a suo giudizio, "dovrà essere rigorosamente vagliata dal Ministero dello Sviluppo Economico e avere quelle precondizioninecessarie relative al piano industriale e alla salvaguardia dell'occupazione".
12 ottobre 2014

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