mercoledì 15 ottobre 2014

 Lucchini, attesa per l'offerta algerina



-Il Tirreno-
Cristiano Lozito
PIOMBINO
Potrebbe arrivare entro questa settimana al commissario Piero Nardi l’offerta per la Lucchini del gruppo algerino Cevital. I tempi sono stretti per una decisione che alla fine spetterà al ministero dello Sviluppo economico, e per la quale sono attese anche le prossime mosse di Jindal. C’è attesa infatti per capire quale sarà la sua reazione allo stop che il Comitato di soverglianza ha imposto alla sua offerta, rimandata al mittente con la richiesta «in tempi molto brevi di alcuni miglioramenti e precisazioni della sua offerta».
Intanto gli uomini del gruppo Cevital continuano a lavorare. Nel piano industriale degli algerini, illustrato nelle sue parti principali al sindaco Massimo Giuliani e ai sindacati, che prevede un nuovo laminatoio e l’uso del preridotto, naturalmente ha un peso anche la questione dell’energia. Per questo sarebbero già stati avviati dei contatti diretti con l’Enel. A tenere banco però, nonostante il riserbo mantenuto dai sindacati, è il tema occupazionale.
Rispetto alle richieste di Fim, Fiom e Uilm il presidente Issad Rebrab si sarebbe detto disponibile all’assunzione di della gran parte degli attuali occupati, con l’ipotesi di lasciare in mobilità o in cassa integrazione gli esuberi iniziali, per poi richiamare i lavoratori man mano che verranno relizzati i due forni elettrici per i quali Cevital ha garantito un anno e mezzo di tempo per il primo e 24 mesi per il secondo.
Tutto ciò ovviamente pensando che nel tempo, con i pensionamenti, la forza lavoro in fabbrica sarà parzialmente ridotta. Altro lavoro arriverebbe poi dalla prospettiva di realizzare, nella vecchia area dello stabilimento, una volta bonificata, un polo agroalimentare, che godrebbe dal punto di vista commerciale della nuova piattaforma logistica portuale. Prospettiva ovviamente allettante ma che attende la prova dei fatti, rappresentata da un’offerta completa di soldi e piano industriale.
Sarà disponibile Jindal a sostenere questa sorta di concorrenza inattesa, dopo essere stato di fatto sempre solo nella richiesta di acquisto della Lucchini, o meglio dei laminatoi? Il timore di un disimpegno della Jsw, per logica, pare fugato dalla considerazione che per l’Ilva di Taranto Jindal sembra ormai fuori da una partita che vede superfavorita per l’acquisto Arcelor Mittal, e che se è vero l’obiettivo degli indiani di entrare in Europa, Piombino resta il miglior affare possibile.

mer 15 ott, 2014

Nessun commento:

Posta un commento