giovedì 12 giugno 2014

Crisi Lucchini: arriva Jindal, altri 15 giorni per le offerte
Il patron della Jsw a Roma da Nardi, possibile un incontro al Mise. La scadenza slitta per la necessità di nuovi approfondimenti


di Cristiano Lozito
PIOMBINO. Sajjan Jindal è atteso a Roma, dove giovedì 12 o venerdì 13 vedrà il commissario straordinario della Lucchini, Piero Nardi. Possibile anche un incontro al ministero dello Sviluppo economico, in questa fase invece non è previsto il pur più volte annunciato incontro con i sindacati, rinviato – se tutto andrà bene – al momento successivo alla presentazione delle offerte vincolanti, considerando anche che al momento non esiste un piano industriale su cui confrontarsi.
La visita di Jindal, patron della Jsw, è stata annunciata ieri dallo stesso Nardi durante un incontro con i segretari di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Fausto Fagioli, Luciano Gabrielli e Vincenzo Renda.
Nell’incontro è emerso anche che la scadenza per la presentazione delle offerte vincolanti slitta di una quindicina di giorni rispetto alla data prevista, e cioè il 18 giugno.
Fonti sindacali e aziendali concordano sull’interpretazione di uno slittamento fisiologico legato alle esigenze di approfondimento del gruppo indiano. Jindal vorrebbe maggiori certezze sulla titolarità delle bonifiche e sugli obblighi dal punto di vista ambientale (la vicenda dell’Ilva di Taranto evidentemente invita alla prudenza): al centro dell’attenzione dei professionisti a cui si è rivolta la Jsw, c’è infatti l’interpretazione dell’Accordo di programma proprio nella parte in cui si parla di bonifiche: il ministero dell’Ambiente ha messo sul piatto 50 milioni destinati alla falda, ma restano in piedi gli adempimenti previsti a carico del cosiddetto “privato incolpevole” per la bonifica dei terreni, in proprietà o in concessione demaniale.
Infine lo studio Mazzoni di Milano, che rappresenta la Jsw, lavora per chiarire anche altri elementi legati agli aspetti contrattuali.
Al momento l’interesse di Jsw pare concentrato esclusivamente sui laminatoi e gli impianti marittimi, ovvio che i sindacati puntino invece a una ripresa produttiva, la cui possibilità sarà chiara però prevedibilmente non in tempi brevissimi.
Ovvio anche che difficilmente Jindal può pensare di far funzionare i laminatoi solo col materiale prodotto in India, così da far immaginare che un futuro produttivo sia possibile, collegato anche alle previsioni dell’Accordo di programma, con la successiva realizzazione di un forno elettrico e di un Corex.
Nell’incontro Nardi-sindacati si è parlato anche dei corsi di formazione, già previsti per i dipendenti di Lucchini e Lucchini Servizi, ma che Fim, Fiom e Uilm vorrebbero estesi ai lavoratori delle imprese.
Intanto anche la cokeria sembra destinata alla fermata. I bassi prezzi e le difficoltà a stare sul mercato, potrebbero costringere a uno stop entro l’estate, anche in considerazione del fatto che non ci sarebbero più le offerte per l’impianto che erano state avanzate nella prima fase della procedura.
Considerando l’incontro di Roma con Sajjan Jindal e le imminenti decisioni sulla Concordia (peraltro lunedì prossimo 16 giugno è convocata a una ulteriore riunione della Conferenza di servizi, ma solo di carattere istruttorio), il sindacato ha deciso di fare il punto martedì 17, fissando per quella data la riunione del consiglio di fabbrica.
12 giugno 2014

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