mercoledì 4 giugno 2014

Lucchini, rischia di slittare ancora il termine per le offerte vincolanti

-La Nazione-
— PIOMBINO —  mer 04 giu, 2014



LA DATA ultima della presentazione delle offerte vincolati potrebbe slittare. Fim, Fiom e Uilm e Rsu Lucchini chiedono subito un incontro al Commissario straordinario Piero Nardi, oltre alla ripartenza dell’altoforno. «Anche questa settimana, inizia con la presenza in fabbrica del gruppo Jindal che sta facendo le sue verifiche rispetto alla due diligenze ancora aperta. Dall’ultimo incontro che le organizzazioni sindacali hanno avuto con il Commissario straordinario, è emerso che il gruppo Jindal sta visitando tutti i reparti dello stabilimento ma non è ancora uscita un’ipotesi di progetto industriale – spiegano i sindacati - Terminata la due diligenze ci sarà un incontro con il Comitato esecutivo della società Jindal alla presenza del presidente Sajjan Jindal, per ottenere o meno l’autorizzazione a presentare l’offerta vincolante per l’acquisto del gruppo Lucchini.
IL COMMISSARIO ci ha comunicato che è probabile uno slittamento della data del 18 giugno”, su questo il sindacato chiede un incontro prima di tale decisione. Le organizzazioni sindacali, «si auspicano di incontrare quanto prima il presidente del gruppo Jindal, per conoscere le loro intenzioni e per illustrare l’opportunità di un ciclo integrale come quello di Piombino. Dopo un’analisi quotidiana con i tecnici e i lavoratori dell’altoforno, il sindacato, vuole la ripresa della produzione dell’altoforno che è in grado di ripartire in ogni momento e lavorare altri anni, al di là di cosa scrive Federacciai.
QUESTA condizione deve essere supportata da Istituzioni e Governo, oltre all’avvio immediato della costruzione di un forno elettrico e di un corex, necessari per la produzione delle rotaie che altrimenti perderemmo con la nostra assenza dai mercati. È necessario portare avanti velocemente le intese previste nell’accordo di programma, che abbiamo condiviso con le Istituzioni, confermando così il periodo di contratti di solidarietà. Certo che, in questo periodo una parte della fabbrica è in stand-by, è necessario che l’accordo, attualmente “politico” diventi praticabile”. Il sindacato “si sta adoperando per una soluzione più equa possibile in regime di solidarietà, in attesa che partano i corsi di riqualificazione, previsti nell’accordo di programma e che darebbero la possibilità di sviluppo futuro del personale su più mansioni, corsi che avranno carattere di “volontarietà” ma che il sindacato ritiene utili al nostro futuro.
ALTRO aspetto principale circa l’applicazione del contratto di solidarietà, all’interno della fabbrica, riguarda il rispetto delle percentuali dei reparti. In tutto questo, la vicenda della nave “Concordia” ha la sua importanza. Riteniamo importante che si portino avanti le idee dell’accordo di programma a partire dal fatto che a Piombino deve nascere il primo “polo di rottamazione” delle navi costruite in Europa. Su questo i sindacati stanno organizzando una manifestazione che si svolgerà in tempi brevissimi, per evidenziare che i lavori al porto stanno procedendo speditamente per accogliere il relitto della Concordia a settembre. La rinascita del comparto siderurgico e di conseguenza del territorio, partirà proprio da questa opportunità».


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