mercoledì 30 luglio 2014

- LUCCHINI - Jindal, un silenzio

che preoccupa i sindacati




-La Nazione-
— PIOMBINO — mer 30 lug, 2014

PREOCCUPA i sindacati il silenzio di Jindal. E intanto ieri a Piombino il Gruppo Arvedi ha formalizzato la proposta di acquisto dello stabilimento siderurgico del gruppo Lucchini, della Ferriera di Servola a Trieste. Dopo la presentazione dell’offerta vincolante da parte della società indiana, ritenuta però poco soddisfacente dal punto di vista finanziario (sia per il commissario straordinario Piero Nardi sia per i sindacati) sia sotto l’aspetto occupazionale, non si è saputo più niente da Jindal. Il progetto prevede solo l’acquisto dei laminatoi e 700 unità.
È partita la richiesta di trattativa privata – l’unica soluzione possibile per tentare di “strappare” qualcosa di meglio a Jindal – ma da giorni tutto tace. Fim, Fiom e Uilm chiedono ancora con insistenza un incontro urgente al Governo, prima della chiusura estiva di agosto.
IL GOVERNO secondo i sindacati deve rendersi conto che il vero problema, il dramma è la chiusura di tutti gli impianti. Diventa pure inutile quindi parlare di centrale a carbone sì o no, se la fabbrica si ferma e soprattutto se non si pensa a realizzare almeno un forno elettrico. E proprio il forno elettrico diventa basilare per lo smaltimento del rottame che potrebbe arrivare dal polo di rottamazione. Tutte questioni ancora nel limbo in attesa della risposta di Jindal.
E intanto il 4 agosto è stato convocato dai sindacati il consiglio di fabbrica per fare il punto della situazione con i lavoratori. I sindacati hanno sempre invocato l’avvio dell’accordo di programma e mentre lunedì si è tenuto a Roma un incontro interlocutorio, durante il quale è emerso l’interesse di una sessantina di piccole e medie imprese per investire a Piombino, domani si riunirà il comitato esecutivo per l’accordo di programma.

Nessun commento:

Posta un commento