martedì 2 dicembre 2014

PER CHI ANCORA AVESSE DUBBI  LA VERTEK DI CONDOVE NON RIENTRA NELLA VENDITA AL GRUPPO CEVITAL .......... SIAMO STATI PRESI IN GIRO?







Lucchini Piombino, via libera Mise vendita al gruppo Cevital

Salvi 1.860 posti di lavoro, Guidi: dopo Servola nuova tappa nella strategia in difesa dell’acciaio

Via libera del Ministero dello Sviluppo economico al passaggio della Lucchini di Piombino al gruppo algerino Cevital. A conclusione del procedimento di vendita svolto dalle società Lucchini e Lucchini Servizi in Amministrazione Straordinaria, il Ministero ha infatti autorizzato, in data odierna, il commissario Piero Nardi ad accettare l’offerta presentata dalla Cevital Spa per l’acquisto dei rami d’azienda Lucchini Piombino, Lucchini Servizi e Vertek Piombino e delle azioni (69,27%) di GSI Lucchini.
Cevital fa parte di un primario gruppo industriale che opera in diversi settori che spaziano dall’industria, all’agroalimentare, all’automotive, alla produzione e vendita di prodotti in vetro, alla grande distribuzione.

L’operazione di acquisizione di Lucchini si colloca nell’ambito di un processo di crescita internazionale del Gruppo, con l’obiettivo di sviluppare investimenti in attività con potenziale mercato in Algeria, e prevede, in particolare, il rilancio delle produzione di acciaio mediante la realizzazione di due forni elettrici ed altri investimenti nell’attività siderurgica, accompagnati dallo sviluppo di nuove iniziative industriali in ambito agro-alimentare e logistico, con investimenti previsti di circa 400 milioni di euro e prospettive, a regime, di pieno riutilizzo del personale Lucchini e Lucchini Servizi.
Fin da subito, Cevital assumerà alle proprie dipendenze 1.860 lavoratori.

Il via libera – ha commentato il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi - è la seconda importante operazione per la salvaguardia dei principali impianti siderurgici italiani dopo la vendita al gruppo Arvedi della Ferriera di Servola, sempre da parte del commissario della Lucchini Nardi. E conferma la volontà del governo di preservare la produzione e l’occupazione in un settore, quello dell’acciaio, fondamentale per il sistema industriale nazionale

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